Un’altra caratteristica della campagna veneta e, in particolar modo di quella veronese, è la presenza di capitelli, testimonianza della religiosità popolare. Una religiosità che si è manifestata con la costruzione di piccoli edifici in muratura eretti nei crocicchi, lungo le contrade o lungo gli argini di un fiume o di un canale. La piccola costruzione in mattoni, nella nostra Regione viene chiamata capitello, ma altrove ha diverse denominazioni: quali tabernacolo, edicola votiva, maestà. Voluta spesso dalla devozione dei singoli privati o di una piccola collettività, motivata anche dallo scioglimento di un voto, diventa poi un comune punto di convergenza per la preghiera. Alcuni capitelli vantano decenni di popolarità, altri qualche centinaio di anni. La loro presenza è ben radicata nel territorio, profondamente religioso e legato alle tradizioni e ai valori di un tempo.
Le edicole sono piccole strutture annesse ad un’altra costruzione, in genere una colonna, contenenti un’immagine sacra.
Gli alberi sacri sono quelli in cui si trova, nel tronco, una nicchia con l’immagine religiosa.
Da ricordare, infine, gli affreschi e le pitture sui muri.