Se la trippa era un’usanza, altrettanto possiamo dire per i “ciccioli”. Il maiale ha infatti, uno strato di grasso sottocutaneo spesso qualche centimetro, che viene estratto a caldo per ricavare lo strutto. Il tessuto adiposo non è costituito solamente da lipidi, ma possiede anche una struttura fatta di proteine che serve a sostenere e immagazzinare il grasso. I ciccioli o greppole sono costituiti da questa struttura proteica più una certa quantità di grasso che rimane intrappolata e non riesce a essere sottratto. Così il grasso viene fatto raffreddare e confezionato in contenitori. A temperatura ambiente diventerà solido a causa dell’elevata percentuale di grassi saturi pronto per essere gustato. I ciccioli sono però alimenti ipercalorici e poco digeribili a causa della lunghissima cottura che produce sostanze indigeribili e degrada i grassi, sebbene i grassi saturi siano molto resistenti alla cottura. Il loro consumo deve essere quindi sporadico, solo in occasioni particolari come nelle sagre di paese, frequenti nel periodo della macellazione del maiale.