2 dicembre, Santa Bibiana. De Santa Bibiana quaranta dì e ‘na setimana: anche questo giorno era indicativo del tempo a venire. 13 dicembre, Santa Lucia. Era la notte della mitica Santalùzia, attesa con ansia e speranza dai bambini. A Santa Lùzia el fredo incrùzia o Santa Lucia el dì pi curto che ghe sia.
Molti erano poi i detti proverbiali legati ai Santi, semplici ma efficaci e tutti imparati a memoria. Se no piove sule palme piove sui ovi (se non piove il giorno delle Palme piove a Pasqua), ai Santi el vento, ai Morti piove, l’inverno el se move, Sant’Antonio (17 gennaio) fa el ponte (de giazzo) e San Paolo (25 gennaio) el lo ronpe, San Vincenzo (22 gennaio) da la gran fredura, San Lorenzo (10 agosto) dala gran calura, l’un e l’altro poco dura, vegna Pasqua quando la voja, la vien co’ la frasca e co’ la foja ecc.
I festeggiamenti natalizi, per i bambini veronesi, iniziano tradizionalmente con la festa di Santa Lucia. Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, ogni bambino, prima di andare a dormire sistema accanto alla porta di casa una ciottola piena d’acqua e una carota per l’asinello assieme alla letterina con le richieste di giochi e dolci. Se sarà stato buono, Santa Lucia porterà i doni, altrimenti solo carbone nero!
Durante il periodo natalizio, in chiesa o in piazza, ogni paese ha il suo presepe. Alcuni sono vere e maestose opere d’arte, frutto di un appassionato e lungo impegno di mesi per una rievocazione tridimensionale della Natività di Gesù con figure mobili ed elementi veristici, borghi abitati e scene di vita; altri sono piccoli e originali capolavori di abilità manuale che prendono consistenza nelle più svariate forme e miniature, con l’impiego di materiali anche inconsueti ma tuttavia sempre protesi verso quella simbologia sacre che vuole esaltare l’evento che ha cambiato il mondo. Comitati e Pro Loco con queste iniziative vogliono dare incremento e diffusione al presepio, incentivare la costruzione dei presepi nelle famiglie attraverso eventi, mostre e rassegne. Un percorso che abbraccia arte, tradizione, fede e cultura in un unico evento; in un’atmosfera, quella natalizia, che ben si coniuga con il misticismo di una terra che ha conservato in sé una profonda spiritualità.
Bonavigo: Presepe nell’antica Pieve di Santa Maria – Il presepe è ambientato nell’antica pieve della Ciusara dove alcuni volontari con la loro creatività sono riusciti ad allestire un ricco presepe che cambiano e sia allargano ogni anno. Tra i volontari c’è chi costruisce le scene, chi arreda le case, chi crea suppellettili e attrezzi di antichi mestieri. Tutte le figure sono in terracotta e assemblate, dipinte e vestite dalle mani sapienti di persone preparate.
Bovolone: “Rassegna del presepe artigianale e artistico” – La rassegna viene allestita nell’antica chiesa di San Biagio. In questa maestosa storica parrocchiale trovano posto oltre cento opere inedite; tra presepi artiginali, artistici, diorami, realizzazioni pittoriche e scultoree di artisti locali e dell’Accademia di Verona, rigorosamente inerenti la Natività.
Terrazzo: Il presepio vivente di Terrazzo è diventato uno degli eventi più attesi del periodo natalizio nella pianura veronese. A decretare il successo è sicuramente l’imponenza della sua scenografia, capace di grande suggestione. La Natività infatti si colloca in un bellissimo contesto fatto di una quindicina di capanne che ospitano una settantina di figuranti in costume a rievocare usanze e mestieri di un tempo, fra antichi attrezzi contadini e scene di vita quotidiana del passato.
Cerea: La mostra è allestita nelle chiesetta (ex convento del XIII sec.) in località San Vito. In questo intimo e suggestivo edificio si mettono in mostra un’ottantina di presepi artigianali ed artistici di varia provenienza.
Minerbe: Il presepe artistico meccanico della parrocchia San Lorenzo è un appuntamento indimenticabile che da diversi anni gli amici del presepio portano avanti riproducendo la nascita di Gesù. Il paesaggio presenta, con effetti speciali, le varie fasi che mostrano il susseguirsi del giorno dall’alba alla notte. L’ambiente è quello palestinese, ricco di particolari architettonici e con una natività animata in maniera meccanica.