Come tanti altri colleghi presidenti sono stato trascinato in questa avventura e in questo mondo chiamato Pro loco non conoscendo fin dall’inizio il ruolo e l’importanza ma, allo stesso modo, ne ero incuriosito creando in me motivazione ed entusiasmo che mi hanno permesso di dirigere per vent’anni questa importante realtà consortile.
In questo periodo ho avuto modo conoscere diverse persone che sono diventati stretti collaboratori e che ora sono legato da profonda stima ed amicizia. Con loro ho scoperto e conosciuto luoghi ed ambienti che prima mi erano indifferenti e sconosciuti. Di questi luoghi ne conservo la storia, l’arte, la cultura e le tradizioni e ciò mi ha permesso di apprezzare e salvaguardare maggiormente l’ambiente in cui vivo. Solo attraverso la conoscenza si riesce ad apprezzare, condividere, criticare e migliorare. Questo, come lo è stato per me, voglia essere anche per altri il messaggio e l’insegnamento che chi sta a cuore le proprie tradizioni e l’ambiente che lo circonda ci tiene anche a conoscerlo e a salvaguardarlo. Una terra così ricca di vita, di storia e di cultura sarebbe un grave e irreparabile errore non promuoverla e valorizzarla.
Ringrazio, in particolar modo, i miei più stimati collaboratori Augusto Garau e Francesco Occhi e Luciano Ferrarini che sempre mi hanno sostenuto, i Presidenti di Pro Loco, Il Consorzio Pro Loco delle Risorgive, gli amici di Concamarise che con la loro operatività e collaborazione hanno permesso il raggiungimento di obiettivi importanti. Ma soprattutto non posso dimenticare il caro amico scomparso Roberto Carrà che con Paolo Piccinato mi hanno fatto conoscere il meraviglioso mondo del volontariato.
Lascio l’incarico a Teresa perché ritengo corretto che dopo tanti anni altre persone siano nuovi messaggeri di progetti gestiti con l’entusiasmo, l’operatività e la collaborazione che sempre ha contraddistinto il nostro Consorzio. Favazza Maurizio